Breve guida per i genitori: come sostenere ragazzi con disforia di genere e i loro genitori

Scritto da Stella O’Malley, psicoterapeuta e direttrice esecutiva di Genspect

Questa breve guida è rivolta ai genitori di bambini con disforia di genere. In un mondo che spinge sempre di più verso categorie  e classificazioni, vogliamo allargare l’orizzonte per una più ampia comprensione delle persone che si sentono non conformi al proprio genere.

La comunicazione

Quando cerchi di sostenere il bambino, forse la cosa più importante che puoi fare è cercare di migliorare l’efficacia della comunicazione all’interno della dinamica familiare.
Questo comprende un ascolto attivo, ovvero quell’ascolto in cui genitori si impegnino pienamente, con approccio disponibile e positivo, ad un ascolto attento mentre il loro bambino parla.
Può essere utile parafrasare e chiedere conferma di ciò che tuo figlio ti sta dicendo, per esempio con domande del tipo:
“Quindi, se capisco bene, mi stai dicendo che sei trans e sei sempre stato trans?”
Oppure:
“Correggimi se ho capito male, ma stai dicendo che vuoi avere una medicalizzazione completa il prima possibile?”
È più utile trattenere giudizi e consigli, e concentrarsi invece sull’ascolto attento di  ciò che esattamente tuo figlio sta cercando di comunicare.
A volte le parole non rappresentano accuratamente i sentimenti; i genitori devono perciò essere consapevoli di questo fatto mentre parlano con il loro bambino.
Ascoltare attentamente senza esprimere giudizi è molto difficile, soprattutto se le parole pronunciate sono scioccanti e specialmente se tu, il genitore, hai una conoscenza molto più (o molto meno) profonda di questo argomento rispetto a tuo figlio.
Tuttavia c’è un tempo per ascoltare e un tempo per parlare: in questo contesto, la tempistica è di importanza estrema.
Se tuo figlio/a  dice qualcosa di molto importante e significativo che ti rivela (in qualche modo più o meno metaforico) come egli/ella percepisce se stesso/a e la propria identità, risulta terribilmente frustrante se questo viene scartato o respinto.
È molto di più utile se i genitori mostrano di essere concentrati su ciò che il proprio figlio sta dicendo in un momento così cruciale.
Mantenere aperto ogni canale di comunicazione: questa è spesso la chiave per consentire a tuo figlio di rivolgersi a te. Se tuo figlio tende a confidarsi con te quando sei in macchina, oppure di sera quando vai a dargli la buona notte, o perfino tramite messaggistica online, assicurati di mostrati pronto e sensibile.
Se riesci a mantenere aperte tutte le modalità di comunicazione, un giorno avrai l’opportunità di esprimere il tuo pensiero.
All’inizio, tuttavia, è più utile comprendere appieno cosa sta succedendo esattamente a tuo figlio.
Il tuo atteggiamento compassionevole e la tua curiosità delicata consentiranno a tuo figlio di fidarsi di te quando vorrà parlare di questo argomento.
Alcuni genitori si sentono completamente messi a tacere dal proprio figlio ed il tema del genere  è diventato “l’elefante nella stanza” che nessuno osa menzionare.
Allo stesso modo, è spesso istintivo per adolescenti mettere a tacere conversazioni o discussioni su questioni sessuali.
Se l’avversità al dialogo sul tema del genere si accompagna al rifiuto di dialogo sul tema della sessualità, questo potrebbe indicare che c’è un certo livello di repressione sessuale che li guida a concentrarsi sul genere.
Può essere importante non sovraccaricare tuo figlio di consigli o informazioni mentre si sente vulnerabile e cerca di trovare sé stesso. A volte può essere più utile “mostrare” interesse piuttosto che “raccontare”.

Autenticità

Molti adolescenti usano un copione preparato quando dichiarano di essere trans; questo può dare l’impressione che hanno una comprensione superficiale della loro personalità, o addirittura risultano del tutto falsi. Tuttavia, il momento del coming out resta un evento profondamente importante per l’adolescente. La falsità condiscendente non è la risposta appropriata al grido angosciato di tuo figlio.
Raccomandiamo ai genitori di parlare con il cuore e di dare una risposta genuina ma anche molto cauta, cioè chiedendo tempo per poter imparare ed approfondire. Ad esempio, potreste dire:
“Sento che è terribilmente serio per te; sai, per me questa è una tematica nuova, quindi per ora vorrei solo capire bene ciò che mi dici; e vorrei avere un po’ di tempo per riflettere sulle tue parole.”

Credenze diverse

Alcune persone credono nella teoria dell’identità di genere. Questa teoria suggerisce che ogni persona ha un genere dentro di sé, simile a un’anima: questo genere potrebbe essere maschile, femminile, non binario o altro. La teoria dell’identità di genere sostiene anche che il corpo di alcune persone non corrisponde alla loro di identità di genere. Le persone che credono in questa teoria spesso credono anche che la transizione medica ( ormoni ed interventi  chirurgici) è il modo migliore per alleviare il disagio legato a questa corrispondenza sbagliata.
Altre persone credono in un approccio più evolutivo. Questo consiste nell’idea che il corpo in cui siamo nati è dotato di organi riproduttivi che producono ormoni (estrogeni e testosterone) , la cui azione si combina con altri aspetti della nostra psiche per modellare il nostro comportamento. Secondo questo approccio, i sentimenti incongruenti riguardo al genere possono essere spiegati col concetto di disforia di genere.
La disforia di genere è una condizione che si sviluppa come risultato dello stress che delle persone possono provare quando si sentono a disagio con alcuni aspetti di loro stesse e percepiscono di non corrispondere al ruolo di genere che la società si aspetta da loro.
Le persone che credono nel modello evolutivo sostengono che la transizione medico-chirurgica possa non alleviare questo disagio e potrebbe perfino aggravarlo nel lungo periodo: un approccio olistico sarebbe più appropriato soprattutto per persone molto giovani , che devono ancora diventare adulte a tutti gli effetti.
Non è utile impegnarsi in pesanti discussioni politicizzate sul fatto che le donne trans siano o meno donne, o altre questioni simili. Questo può portare a ulteriori conflitti in famiglia in un momento già difficile. Vi consigliamo invece di concentrarvi sulla vostra personale comprensione di vostro figlio e di trovare quelle aree dove potreste trovarvi d’accordo.

Linguaggio e terminologia

È importante che i genitori si prendano il tempo necessario per imparare il linguaggio, la terminologia e gli acronimi in rapida evoluzione, in modo che non diventino ostacoli superficiali alla comunicazione con il loro figlio in questo periodo difficile. Imparare il gergo vi permette di stare al passo con vostro figlio, o addirittura di superarlo. Dare al figlio la posizione di “esperto di trans” non è utile; è più utile che siano i genitori a essere esperti di questo argomento complesso e poco studiato. L’inquadramento del linguaggio è importante per aiutare il bambino a comprendere se stesso e il mondo. La Teoria Queer cerca di sovvertire le dinamiche di potere cambiando ( “queering” ) il nostro consueto linguaggio . Vostro figlio potrebbe fissarsi sul linguaggio e per i genitori è invece utile non lasciarsi prendere dalla stessa fissazione. Questo è molto difficile e potreste aver bisogno di un ulteriore supporto in questo senso.
(“La teoria queer è una teoria che smonta gli assunti tradizionali sulle identità di genere e sessuali . I teorici queer sostengono che sessualità e genere siano concetti costruiti socialmente e culturalmente.”)

Studiare l’argomento

I genitori devono informarsi a fondo su questo argomento.  Alcuni genitori si precipitano a leggere tutto quello che possono sull’argomento; altri preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia. Cercate di trovare un buon equilibrio.
Se si consente al proprio figlio di credere di essere l’esperto, egli cercherà di indurre i genitori ad essere d’accordo su tutto ciò che “sa”. Gli adolescenti spesso credono di sapere più di quanto non sappiano, e non è utile permettere loro di vivere nel paradiso degli sciocchi. Ecco perché i genitori devono informarsi studiando i documenti disponibili.
Ecco alcuni esempi di argomenti su cui dovreste informarvi:

Per sostenere il vostro bambino in modo corretto e appropriato, dovreste essere preparati a fornirgli informazioni e documenti di altissima qualità. Altrettanto importante è essere consapevoli che esistono molte altre informazioni di bassa qualità oltre che distorte e tendenziose; ciò rappresenta una seria sfida alla capacità dei bambini di avere un punto di vista informato, soprattutto quando molti dei contenuti ai quali hanno facile accesso si trovano in rete e troppo spesso si basano su studi di scarsa qualità o su sondaggi online.

Riteniamo che ‘Disforia di Genere a Insorgenza Rapida’ (  nella lingua inglese  ‘Rapid Onset Gender Dysphoria’ , con acronimo ROGD ) sarebbe una corretta locuzione per riferirsi al fatto che in tempi rapidissimi un gran numero di giovani abbiano messo in discussione il loro genere : un vero e proprio fenomeno sociale inedito. Questa locuzione, coniata nel 2018 dalla ricercatrice americana Lisa Littman, ricercatrice americana che si occupa di salute pubblica, fornisce quello che riteniamo sia il miglior resoconto della nuova coorte di adolescenti che si interrogano sul genere: pur non essendo una diagnosi, questa descrizione tiene conto del forte ruolo giocato da influenza e condizionamento sociale su questi bambini, così come i livelli significativi di comorbidità (condizioni e diagnosi concomitanti). Sebbene il termine non sia universalmente accettato, il rigoroso studio su cui poggia ha superato i requisiti dello scrutinio accademico.
Vi consigliamo di scegliere ulteriori contenuti dalla nostra sezione di risorse online per aiutarvi a comporre una più ampia prospettiva su questo tema.

Comorbidità

Lo sviluppo dell’identità transgender è collegato a una serie di altre condizioni e problematiche, ed è importante che comprendiate come queste connessioni possano influenzare il comportamento di vostro figlio.
In particolare, dovreste essere consapevoli dei collegamenti con:

  1. Alcune condizioni neurologiche come ASD, ADHD e OCD (vedi qui)
  2. Problemi di salute mentale come psicosi e depressione (vedi qui e qui)
  3. Disturbi come la psicopatologia, i disturbi dell’umore e i disturbi d’ansia (vedi qui e qui).

Per una panoramica generale sul ruolo delle comorbidità, si consiglia di leggere questo articolo della dott.ssa Lisa Littman, che analizza molti degli argomenti sopra citati, oltre al ruolo dei disturbi alimentari, dei traumi, del bullismo e dell’autolesionismo.

Suicidio e suicidalità

Sebbene ogni suicidio sia una tragedia e la suicidalità ( ovvero l’ideazione suicidaria , il tentativi di suicidio ed l’autolesionismo ) debba essere trattata con cautela estrema, il rischio di suicidio è spesso sopravvalutato nel contesto della disforia di genere.
Come afferma il Servizio per lo Sviluppo dell’Identità di Genere della più grande clinica di genere del Regno Unito, “il suicidio è estremamente raro”. Questa affermazione è condivisa da Dr. Laura Edwards-Leeper, presidente della sezione bambini e adolescenti di WPATH :

Non mi risulta che vi siano studi che dimostrino che se non consentiamo a questi ragazzi di iniziare la terapia ormonale quando la chiedono allora commetteranno suicidio. È un’idea sbagliata : nessuno studio ha dimostrato la necessità di un intervento medico
Immediato per prevenire il suicidio

( Dr. Laura Edwards-Leeper, Chair of Children and Adolescents at the World Professional Association for Transgender Health , WPATH) .

La migliore evidenza scientifica sul suicidio proviene da un rapporto dell’Autorità Governativa Svedese, che lo colloca allo 0,6% : più basso di molte altre condizioni di salute mentale .

Per saperne di più sulla suicidalità, cliccate qui, qui e qui e su Stats For Gender.

L’aumento delle identità transgender

Il genere è un campo molto controverso e il numero di giovani che si interrogano sul proprio sesso è salito alle stelle, con un aumento del 2000% ( osservato in molti Paesi ) del numero di giovani che si interrogano sul proprio genere.

Al contrario, fino a pochi anni fa, circa 1 maschio su 10.000 e 1 femmina su 30.000 sperimentavano la disforia di genere. Trattandosi di un campo così nuovo, c’è una grave mancanza di ricerche di alta qualità. Purtroppo, molte delle ricerche disponibili si basano su prove di scarsa qualità e su sondaggi online.
La mancanza di prove solide e imparziali pone una seria sfida alla possibilità di avere un punto di vista davvero informato. Per questo motivo, vi consigliamo di imparare a penetrare il contenuto informativo di articoli e documenti in modo da poter capire se i dati riportati siano affidabili e di alta qualità.

Molte persone partono dal presupposto che “il trans è il nuovo gay” senza impegnarsi più di tanto per capire cosa sta succedendo. Il trans non è il “nuovo” gay: ci sono molte differenze tra orientamento sessuale e identità di genere.
Per esempio, essere gay non richiede partecipazione da parte di amici e famiglie; non richiede un cambiamento di linguaggio per quanto riguarda i nomi e i pronomi; e non richiede un intervento medico a vita che comporta un pesante fardello per l’organismo. La transizione medica comporta infertilità, disturbi sessuali e complicazioni significative per la salute.
Queste gravi conseguenze suggeriscono che gli adulti interessati assicurino che qualsiasi decisione permanente sia prese con la dovuta attenzione e considerazione.

Il mondo online

Vi avvisiamo di essere consapevoli delle influenze online sui ragazzi di oggi. Molti giovani sono stati profondamente influenzati da una comunità online che non li conosce nella vita reale: ad un livello superficiale può sembrare come se fossero stati semplicemente edotti sulla teoria queer e teoria dell’identità di genere, ma la realtà può essere molto più nociva.
Anche se un influencer di YouTube può sembrare una presenza innocua o addirittura positiva, tale influenza spesso può essere dannosa, incoraggiando i giovani a cercare soluzioni a breve termine per problemi complessi che meritano un’analisi più ponderata. L’indebita influenza dei coetanei, la pornografia e le relazioni sessuali inappropriate possono spesso passare inosservate quando l’uso massiccio di Internet è una caratteristica soprattutto della vita dei giovani.

Come consiglia il Bayswater Support Group:

“Internet non è amico della vostra famiglia

L’alienazione parentale è un problema serio: i bambini possono sviluppare rapidamente una percezione dei loro genitori come controllori non solidali, bigotti o addirittura odiosi. Anche se questo può essere difficile da gestire, è indispensabile che amici e parenti riconoscano che l’identificazione transgender presenta molte più complessità di quanto non appaia a prima vista. Nel campo della salute mentale è accettato che, se possibile, il legame genitore-figlio debba essere sostenuto e protetto.
Questa è la prima generazione di bambini che cresce con lo smartphone in tasca. Se guardiamo allo straordinario aumento dei numeri, come ad esempio i dati del GIDS del Regno Unito ( GIDS è l’acronimo per Gender Identity Development Service ), possiamo facilmente vedere come le influenze online abbiano iniziato a diffondersi in modo molto importante.

Vale la pena notare che gli standard di cura della WPATH (l’associazione professionale mondiale per la salute dei transgender) sono stati pubblicati nel 2012, cioè proprio nello stesso anno in cui l’impatto della combinazione di Wi-Fi ad alta velocità, smart phone e social media ha iniziato ad accelerare in modo vertiginoso, naturalmente un po’ di tempo prima che si sviluppasse un’analisi più sofisticata di questi fenomeni.

Igiene digitale

È importante definire una buona igiene digitale in casa. Così come non beviamo vodka alle 8 del mattino o viviamo di merendine tutto il giorno, dobbiamo avere delle regole per il nostro comportamento online.
Questo potrebbe significare che la tecnologia non è ammessa in camera da letto, o che non è ammessa in cucina, o ancora che forse tutta la tecnologia viene spenta alle 21 per i bambini e a mezzanotte per gli adulti.
I genitori potranno utilizzare controlli parentali come Circle, Apple Parental Controls, Microsoft Family Features e Parental Control Software Review.

Dovrete anche educare i vostri figli a non restare intrappolati nella “camera dell’eco” generata dagli algoritmi dei motori di ricerca: si tratta di un ambiente online in cui una persona incontra solo asserzioni, tesi od opinioni che coincidono con le proprie, in modo da rafforzare le proprie convinzioni esistenti senza potersi confrontare con idee alternative. Un film come “The Social Dilemma” aiuteranno voi e i vostri figli a capire come gli algoritmi influenzano i contenuti.
Noi vi consigliamo di non sottovalutare l’impatto di YouTube, “anime” e altre comunicazioni via Internet sul benessere di vostro figlio.
Alcune affermazioni di vostro figlio possono sembrare ridicole; spesso si ha la sensazione che vostro figlio abbia subito una specie di una sorta di trapianto di personalità. Per questo motivo è importante che conosciate il mondo in cui vive vostro figlio. Cosa legge? Chi lo influenza principalmente? Cosa e chi guarda su ‘YouTube’ ? Chi segue su ‘ DeviantArt’ ? Come interagisce su ‘Reddit’, ‘Tumblr’ e ‘Discord’? In che modo questi fattori potrebbero plasmare il suo comportamento? Capirete meglio le difficoltà di vostro figlio se riuscite a esaminare l’ambiente che lo influenza. Inoltre è probabile che vostro figlio abbia beneficio da regole più rigide sul suo comportamento online.

Sostenere i tuoi figli

Mentre il bambino può cercare di restringere il proprio mondo, il ruolo del genitore è quello di aiutarlo a espandere il proprio mondo. È fondamentale aiutare i figli a ridurre il tempo trascorso online a rimuginare sulla propria identità di genere.
Per fare questo, i genitori dovrebbero dare prova di una buona “igiene digitale” e andare oltre i passatempi elettronici.
Questo potrebbe significare spendere soldi per nuovi hobby, attività e vacanze interessanti che insegnino al bambino a divertirsi e a contemplare un mondo che va oltre l’angoscia di genere.

È probabile che vostro figlio stia riflettendo a fondo sul mondo e sul suo funzionamento. Potete unirvi a loro in questo viaggio parlando di politica (non di genere), di musica, di film, di commedie. Potreste imparare a conoscere i fondamenti della filosofia e della psicologia in modo da poter aiutare vostro figlio a dare un senso al mondo. Molti giovani gender-divergenti sono cerebrali: vivono nella loro mente e sono disconnessi dal loro corpo. Attività come l’equitazione, l’alpinismo e la vela portano l’attenzione su quante cose possono fare grazie al loro corpo, distraendoli dalla fissazione sull’ aspetto del corpo o su come si sentono. In questo modo si può fornire un sollievo psichico concreto al bambino angosciato circa la questione sul genere.

C’è una differenza tra consentire e sostenere: assicuratevi di essere sensibili a questa differenza. In linea di massima, consentire significa aiutare una persona a vivere in modo autodistruttivo, mentre sostenere significa aiutarla a vivere in modo sano.
Così come vostro figlio trarrà beneficio dall’espansione del suo mondo, trarrà beneficio anche dal capire che tutti nel mondo sono importanti allo stesso modo. Le richieste o i sentimenti di vostro figlio non sono più importanti di quelle degli altri membri della famiglia. È molto facile per i genitori e per il figlio con problematiche sul genere farsi prendere solo dalla preoccupazione su questa tematica; al contrario, i fratelli, gli amici e la famiglia possono sentirsi disaffezionati e alienati da tutto questo. I fratelli più piccoli possono sentirsi disorientati ed i fratelli più grandi possono provare risentimento.
È più utile che il bambino con divergenza di genere si renda conto di essere solo un membro della famiglia, e che i suoi bisogni non devono avere la precedenza su quelli degli altri. Questo approccio contestualizza la situazione per il bambino e porta a una migliore comprensione della vita.

Terapia

I genitori spesso si sentono sopraffatti dalla nuova personalità del loro figlio, dal nuova linguaggio, dai nuovi valori e dalle nuove politiche e cercano disperatamente l’aiuto di professionisti il più velocemente possibile. Tuttavia, è probabilmente più efficace rallentare, appoggiarsi all’amore confinando la problematica e cercare di migliorare la comunicazione all’interno delle dinamiche familiari piuttosto che esternare immediatamente il problema e quindi permettere che si creino ulteriori distanze tra di voi.

Sebbene sia opportuno avere un supporto terapeutico quando necessario, una cattiva terapia è più dannosa di nessuna terapia e c’è il rischio di esiti negativi.  Per questo motivo, dovreste dedicare del tempo a trovare un terapeuta che sia adatto a vostro figlio. Raccomandiamo ai genitori di conoscere i potenziali terapeuti e di rimanere coinvolti nei progressi terapeutici del figlio.

Abbiamo serie perplessità sulla terapia di sola affermazione del genere, che a nostro avviso preclude altre opzioni per chi si sottopone a psicoterapia. Sebbene sia importante la considerazione della serietà dei sentimenti del paziente, la loro affermazione può  sconfinare nella conferma del loro sentimento sul genere : il terapeuta dovrebbe cioè esplorare l’intero quadro della personalità del paziente.
I terapeuti orientati solo alla conferma del genere percepito  (terapeuti affermativi) utilizzano un modello che impedisce loro di assumere una prospettiva di profondità circa i sentimenti del paziente: rischiano così di sorvolare su altri fattori che possono aver generato i suoi dubbi sulla identità di genere. Crediamo fermamente che i terapeuti non debbano avere le mani legate in questo modo.

Passare da un terapeuta all’altro può anche essere dannoso per il paziente, perché può iniziare a formarsi l’idea di essere un caso speciale che ha bisogno di un trattamento speciale con un esperto di casi speciali. Questo non lo aiuterà e può creare ulteriori problemi a lungo termine. Come sempre, è più utile procedere lentamente, con cautela e ponderazione.
Anche se non è il momento per auto-colpevolizzarsi, può essere utile considerare certi problemi di fondo quando un individuo sviluppa problemi di identità di genere.
Infatti spesso ci sono problematiche irrisolte all’interno delle dinamiche genitore-figlio che possono impedire al genitore o al paziente, o a entrambi, di guarire. Per questo motivo in questo contesto la terapia familiare è spesso più appropriata di quella individuale.

La scuola

Vi raccomandiamo di informarvi in modo esauriente sull’etica della scuola di vostro figlio e sulle sue linee guida nel contesto del sostegno ai bambini vulnerabili e alle loro famiglie. Se opportuno, contattate la scuola per informarla che vostro figlio è vulnerabile, è già all’interno di un processo terapeutico e non beneficerà di influenze esterne non informate in questo momento critico. Considerate di inviare alla vostra scuola la specifica Guida di Genspect per la scuola ( Genspect School Guidance ) e chiedete un incontro con il personale competente per parlare della situazione di vostro figlio.
Potrebbe essere necessario difendere attivamente vostro figlio: Genspect può aiutarvi in questo.
È utile ricordare che le scuole non hanno un programma specifico da seguire. La maggior parte di esse si basano su linee guida che sono considerate le migliori nella pratica. Potete assicurarvi che le scuole abbiano le linee guida più appropriata in questo campo nuovo e in rapida evoluzione.

Gli insegnanti vogliono il meglio per i bambini affidati alle loro cure. Tuttavia, molte strutture educative presumono che un approccio ristretto e favorevole alla affermazione del genere sia l’unica opzione possibile quando una persona si identifica come transgender. Non è così, e potrebbe essere vostro compito informare la scuola che esistono altri approcci più progressisti. Questi altri approcci suggeriscono che, anche se dovremmo certamente affermare la profondità delle emozioni del bambino/ragazzo e la validità delle sue esperienze, gli adulti preoccupati non hanno l’obbligo di confermare ogni pensiero o convinzione che il bambino/ragazzo potrebbe avere in un determinato momento.

Può essere utile far seguire a ogni incontro un’e-mail di riepilogo e la richiesta di rivedersi tra un mese o due, a seconda del contesto, per rivalutare la situazione.
Si raccomanda ai genitori di mantenere un contatto regolare con la scuola: un’e-mail molto lunga non ha la stessa efficace di più e-mail brevi . A volte, se la scuola ignora le vostre preoccupazioni, potreste essere costretti a diventare una “un’educata seccatura” per assicurarvi che le esigenze di vostro figlio siano soddisfatte in modo appropriato.

Se la scuola di vostro figlio ha confermato l’identità di genere affermata da vostro figlio, ovvero se ha dato consenso alla sua “transizione sociale”, vi consigliamo di chiedere ulteriore supporto – da Genspect o altrove – per assicurarsi che la scuola impari a riconoscere l’importanza primaria della comunicazione con i genitori quando uno studente attraversa una fase di vulnerabilità. Potrebbe essere necessario spiegare alla scuola che vostro figlio è nel pieno della formazione dell’identità e che questo è il normale compito evolutivo dell’adolescenza: non è opportuno precludere altre opzioni fissando un punto di approdo quando potrebbero ancora verificarsi ulteriori riconsiderazioni e cambiamenti di posizione.

Come ha sottolineato Bernadette Wren:

“Le scuole potrebbero aspettare di consultare i genitori prima di cambiare le cose, come i nomi nel registro, le uniformi, i pronomi, i servizi igienici, lo sport.
Se una scuola ricevesse solo il sussurro di un bambino, che potrebbe avere dubbi sul proprio genere, e nel giro di pochi minuti facesse di tutto per assicurarsi che quel bambino sia considerato immediatamente come un membro del sesso opposto ….questo potrebbe non essere la cosa migliore per quel bambino.”

Bernadette Wren, psicologa clinica consulente del Servizio per lo Sviluppo dell’Identità di Genere di Londra.

Transizione sociale

La transizione sociale è un potente intervento psicologico che non dovrebbe essere intrapreso senza supervisione clinica. In genere comporta un cambio di nome e di pronomi, accompagnato dall’adozione di acconciature e abiti stereotipati associati allo stile del genere desiderato.
Le ragazze possono desiderare di indossare un binder, per appiattire i loro seni; i ragazzi possono desiderare di “rimboccarsi”, riducendo le dimensioni apparenti dei loro genitali.  Tuttavia, ci sono effetti negativi sulla salute da considerare:

Vostro figlio potrebbe diventare determinato verso la transizione sociale. Vostro figlio potrebbe anche diventare determinato ad ottenere un appuntamento in una clinica per l’identità di genere. A volte si tratta di un mezzo per assicurarsi la transizione dal punto di vista medico; altre volte è un modo di consolidare nella propria mente il fatto di essere “veramente transgender”.

Anche se questa potrebbe sembrare la soluzione perfetta per il giovane, non è necessariamente così. Ecco perché è così importante una prospettiva pienamente informata.

Nomi e pronomi

Raccomandiamo di separare le decisioni sui nomi e sui pronomi: non sono la stessa cosa e necessitano di un’analisi distinta.
I giovani hanno adottato soprannomi per generazioni; questo può essere valido compromesso in un momento critico della relazione. Può anche essere utile ad aiutare l’adolescente che desidera emanciparsi dai genitori. D’altra parte, può servire a consolidare un’identità ancora in formazione.
Se per alcuni un soprannome può non essere un problema, per altri può sembrare un passo enorme: esortiamo i genitori a rispettare i propri sentimenti a questo proposito.
Se sembra che sia necessario un soprannome, consigliamo di scegliere un soprannome di genere neutro, in modo da permettere al giovane di continuare ad esplorare la propria identità senza precludersi opzioni future.

Anche se il bambino potrebbe insistere nel poter attribuirsi un nome, i genitori hanno da sempre dato un nome ai loro figli e quindi dovrebbero avere voce in capitolo. I genitori possono scegliere di usare il soprannome che preferiscono, anche se gli amici lo chiamano in un altro modo, perché i genitori hanno su questo argomento più voce in capitolo di chiunque altro. Niente di tutto questo deve essere scritto nella pietra; la fluidità e la flessibilità sono più utili dell’intransigenza e della rigidità.

Non ci sono prove in letteratura sull’impatto del cambiamento dei pronomi: è un concetto del tutto nuovo e ha conseguenze sconosciute sulla psiche dei giovani. Non raccomandiamo di
di cambiare i pronomi, soprattutto se questo può creare una sensazione di inautenticità nella relazione con il figlio.

Quando una persona è vulnerabile, dovremmo cercare di assicurarci di poter rimanere autentici e cercare di rimuovere qualsiasi ostacolo superficiale nelle nostre relazioni. Raccomandiamo ai genitori di mantenere la loro autorità, pur valutando eventuali compromessi: è compito dei genitori stabilire il ritmo e prendere le decisioni importanti. Come per tutte le decisioni che possono avere conseguenze di vasta portata, raccomandiamo ai genitori di mantenere un atteggiamento “neutralmente positivo” mentre cercano di soppesare i pro e i contro di ogni decisione.

Transizione medica

Molti genitori sono molto preoccupati di precludere al proprio figlio le possibilità di scelta per il futuro: ecco perché per questo motivo preferiscono prendersi il tempo necessario per soppesare i vantaggi e gli svantaggi relativi alla medicalizzazione dell’identità di un individuo. Come dice l’analista junghiana Lisa Marchiano, ogni genitore è l’esperto mondiale del proprio figlio. Questo è il momento di abbracciare la propria autorità, di onorare i propri sentimenti, e di prendersi il tempo necessario per valutare ogni decisione che si sceglie di prendere.
I genitori possono trovare utile comprendere che il desiderio di transizione medica può sembrare la soluzione più importante per il proprio figlio, e l’ unica che risolverà tutte le sue angosce. Forse il ragazzo sta elaborando un trauma del passato, o sta semplicemente cercando di capire la propria identità; potrebbe aver represso la propria sessualità e sperimentando un’intensa omofobia interiorizzata. 
La transizione medica comporta infertilità, disturbi sessuali e complicazioni significative per la salute. Queste gravi conseguenze  suggeriscono che gli adulti interessati dovrebbero assicurarsi che qualsiasi decisione permanente sia presa con la dovuta attenzione e considerazione.
Il numero di persone che effettuano la detransizione è in aumento. Tuttavia, non esiste ancora una ricerca che fornisca una stima del tasso e dei tempi di abbandono dell’identità trans tra gli adolescenti e gli adulti più grandi.
Uno studio recente dimostra che le cause del disagio di genere possono diventare chiare solo con il senno di poi: fattori come il trauma e il lutto non metabolizzato possono avere effetti profondi sulle giovani menti.

Confini

Prendetevi il tempo necessario per definire i vostri confini: si tratta di un campo molto complesso e in rapida evoluzione con molte variabili. Chiediamo ai genitori di non cercare di muoversi a ritmo sostenuto. In tempi di incertezza, è più utile che gli adulti procedano con cautela piuttosto che rispondere alle richieste di velocità dei giovani. Il cervello degli adolescenti è un cervello ancora in costruzione, con scarsa capacità di giudizio, controllo degli impulsi, alta emotività e un sistema di ricompensa eccitabile, sensibile al giudizio sociale. L’adolescenza non è un buon momento per prendere decisioni sagge o affidabili.
È importante che i genitori sappiano che non è necessario rispondere a una grande emozione con una grande emozione – e che una grande emozione non comporta necessariamente una crisi. Non esiste una soluzione unica che vada bene per tutti: ogni famiglia deve stabilire i propri confini all’interno del proprio contesto.
Alcuni genitori si sentono più a loro agio nello stabilire e magari comunicare una linea di fondo, altri preferiscono rimanere più cauti nel loro approccio, mentre altri ritengono che la massima priorità è quella di mantenere una visione flessibile.

Connettersi con il proprio figlio

In vostro figlio potrebbero essere in atto molti conflitti diversi. Esortiamo i genitori ad “affrettarsi lentamente”, dandogli lo spazio e il tempo per elaborare qualsiasi conflitto interiore.  Un cambiamento di identità di genere può talvolta manifestarsi come una soluzione fisica concreta a un trauma psichico, portando a credere che parti di sé possano essere scartate o lasciate indietro. Se vostro figlio sta vivendo un disagio legato al genere, è probabile che stia vivendo anche altre sfide significative.
Il disagio legato al genere si manifesta in un contesto: non è una condizione incapsulata che si presenta da sola. e l’impatto di complesse condizioni familiari, sociali, psicologiche e/o psichiatriche preesistenti deve essere riconosciuto e considerato  nella comprensione del disagio di vostro figlio.
Per esempio, l’ASD può pesare molto su alcuni giovani, che potrebbero aver bisogno di più tempo e spazio per elaborare i loro problemi di identità. Come dice la terapeuta Sasha Ayad, “nessuno è semplicemente un’identità di genere che cammina”. Siamo una moltitudine.
Molti giovani potrebbero non essere consapevoli del fatto che la professione medica ha commesso degli errori in passato.
Dai “trattamenti” con l’elettroshock per “curare” l’omosessualità, allo scandalo della lobotomizzazione dei pazienti, fino al più recente (e screditato) fenomeno del “disturbo di personalità multipla”, l’industria sanitaria non può vantare un bilancio ineccepibile. Può essere utile per il vostro rapporto con un giovane il fatto che la scienza è un processo, non un punto di arrivo, e che gli scienziati sbagliano.
L’autenticità è molto importante quando un genitore desidera entrare in contatto con il proprio figlio.  Molti genitori di bambini piccoli si esibiscono in uno spettacolo di allegra competenza e si sentono a proprio agio in questo ruolo.
Tuttavia, quando il bambino diventa adolescente, desidera un legame autentico: questo spettacolo di allegra competenza può sembrare alienante e superficiale.  Gli adolescenti riconoscono la non autenticità da lontano.
È molto più utile che un genitore dica: “Non so bene cosa rispondere a questa domanda. Mi sento sopraffatto da molte emozioni, quindi non dirò nulla. Rifletterò un po’ e poi ti farò sapere cosa ne penso”.
Questo sarà molto più efficace che rispondere con un’affermazione falsamente positiva a cui non si crede veramente.

Ritrovare l’equilibrio

Cercate di ritrovare un po’ di equilibrio nella vostra vita. Il genere è diventato una questione politica molto sentita e può sembrare che ogni giorno sia una nuova battaglia, sia nei media che in casa. È essenziale che i genitori imparino a prendersi una pausa dal questione del genere; un’attività o un hobby, o qualsiasi cosa che possa per qualche momento distrarvi e distogliere il pensiero. Contattate i vostri amici e parlate di altre cose.
Molti genitori hanno perso i contatti con i loro amici e familiari, perché la mancanza di comprensione è stata molto difficile da gestire. La solitudine può essere a volte opprimente: per questo motivo vi incoraggiamo a contattare non solo i genitori che si trovano in una situazione simile con un figlio con problemi di genere, ma anche altre persone che vi sollevino, anche solo per qualche minuto, dall’angoscia.
Nei momenti di crisi, possiamo facilmente trascurare gli altri membri della famiglia. I genitori potrebbero dover considerare l’impatto sugli altri fratelli e sorelle della famiglia, mentre altri potrebbero aver bisogno di concentrarsi sul sentimento generale della famiglia. L’identificazione trans può spesso essere una risposta al disagio  interno della persona o all’ interno del nucleo familiare; può essere utile prendere in considerazione questo aspetto e verificare se i problemi sottostanti (come i problemi di comunicazione) debbano essere affrontati piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul genere.
Alcuni genitori trovano utile incanalare la loro rabbia verso la difesa e l’attivismo. Questo può essere molto utile, ma deve essere bilanciato con alcuni scorci di piacere. La gioia di una tazza di caffè ben fatto o la sensazione delle lenzuola nuove sul letto possono sembrare piccole briciole, ma quando si è in difficoltà in uno dei momenti più difficili della propria vita, si può avere la necessità di portare momenti di piacere nella vostra esistenza quotidiana. La musica, l’arte, la letteratura, la psicologia e la filosofia possono aiutare ad affrontare le difficili sfide che si sono abbattute sulla vostra preziosa famiglia.

Trovare sostegno

È fondamentale trovare un sostegno per voi stessi. Iscrivetevi a Genspect; partecipate a un gruppo di sostegno per genitori; iscrivetevi alle numerose piattaforme per genitori su Discord, Facebook e altri spazi online.
Si tratta di una sfida solitaria, difficile, sconcertante e disorientante per la vostra famiglia, e i genitori avranno bisogno di un sostegno sufficiente per poterla gestire. Gli strati di complessità del disagio legato al genere possono sembrare insondabili; altri genitori possono facilmente aiutarvi a navigare in acque sicure.
Quando i nostri figli si trovano in una situazione di disagio mentale, noi genitori possiamo sentire l’impulso irrefrenabile di intervenire e di salvarli con una soluzione alla crisi. Tuttavia, a volte la cosa più importante che un genitore può fare è stare seduto, offrire gentilezza, amore, comprensione e limiti, e aiutare il figlio ad espandere il proprio mondo.
Questo può essere un processo lungo e complicato e molti genitori devono prepararsi ad una lunga traversata.
Potrebbe verificarsi una desistenza, una ricaduta, il disagio legato al genere potrebbe spostarsi in un’altra direzione e poi ritornare come un boomerang con un’intensità ancora maggiore. Assicuratevi di prendervi cura di voi stessi in modo da poter superare queste tempeste.

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