Chi siamo

GenerAzioneD è un’associazione culturale, apolitica, aconfessionale e priva di scopi di lucro, il cui obiettivo è informare in merito alle problematiche della disforia/incongruenza di genere in bambini, adolescenti e giovani adulti.

Attraverso la divulgazione di testimonianze, notizie, articoli nazionali e internazionali in traduzione, e la promozione di occasioni di confronto, GenerAzioneD si propone di favorire la trasparenza necessaria affinché venga garantita la migliore assistenza possibile alle persone coinvolte.

Siamo nati dall’incontro di alcuni genitori accumunati dall’esperienza di avere figli che, spesso da un giorno all’altro e senza alcuna manifestazione nell’infanzia, si sono identificati come transgender.

Se anche tu stai vivendo una situazione simile e desideri un confronto o una comunità di supporto, ti invitiamo a scriverci a info@generazioned.org

L’associazione si oppone a ogni forma di discriminazione e oggi accoglie quanti siano interessati – a livello personale e/o professionale – alla conoscenza e alla condivisione di notizie su un fenomeno in crescita esponenziale, promuovendo la messa a disposizione delle esperienze e/o competenze dei suoi membri (mediche, legali, organizzative, comunicative, ecc.) nell’ottica di favorire lo sviluppo di un dibattito informato, consapevole e costruttivo. Per farlo è necessario tornare a farsi domande.

Cos’è la disforia di genere?

Una condizione di grande sofferenza psichica caratterizzata da una marcata e persistente sensazione di incongruenza tra il genere percepito e il proprio sesso biologico.

Capire cosa sia diventata, come venga presentata e affrontata in riferimento a bambini, adolescenti e giovani adulti è la ragione della nascita di GenerAzioneD e dei suoi canali di riferimento.

Da generazione Z a generazione D?

La “Disforia di Genere”, precedentemente “Disturbo di Identità di Genere”, ha sempre riguardato una piccolissima percentuale della popolazione adulta e prevalentemente maschile – 0.005-0.014% ed era caratterizzata da un esordio in età infantile.

Negli ultimi anni, con l’esplosione numerica di adolescenti che si sono rivolti alle cliniche di genere, tutto è cambiato.

Nel 2018, la Tavistock Clinic di Londra – unico centro pubblico dedicato al trattamento dei minori e punto di riferimento internazionale fino al luglio 2022 quando non ne è stata decisa la chiusura in seguito alle criticità riscontrate da una revisione indipendente, ha registrato un aumento del 4400% di richieste da parte di ragazze rispetto al decennio precedente.

L’aumento dei casi, il ribaltamento della composizione da prevalentemente a maschile a prevalentemente femminile, la modificazione dell’età di esordio da infantile a puberale/adolescenziale e la frequente assenza di manifestazioni in infanzia si sono verificate in tutto il mondo occidentale.

Di fronte a tali sostanziali cambiamenti numerosi membri della comunità scientifica considerano insoddisfacenti le spiegazioni di quanti vorrebbero giustificarli unicamente con una maggiore apertura e accettazione da parte della società. Infatti, anche volendo ignorare l’aumento esponenziale dei numeri, rimarrebbero comunque ingiustificati il passaggio della prevalenza da maschile a femminile, il cambio dell’età d’esordio e l’assenza di manifestazioni nell’infanzia.

Cosa sono il contagio tra pari e quello sociale? Quali rischi comporta il trattamento affermativo di genere? Cosa sono i bloccanti puberali? Chi sono i detransitioners? Queste e molte altre questioni troverete sul sito di GenerazioneD.

Le risposte non sono sempre semplici né univoche ma forse, per comprendere un fenomeno tanto complesso, è necessario iniziare ad ammettere che ci sono importanti lacune nelle ricerche e negli studi, grandi divisioni nella comunità scientifica internazionale e che molte notizie non arrivano al grande pubblico.

Attraverso un’ampia selezione di articoli nazionali e internazionali in traduzione, testimonianze personali, interviste, link a documentari e ad altre organizzazioni, GenerAzioneD si augura di contribuire alla creazione di un dibattito informato in una società che garantisca agli adulti la libertà di prendere decisioni consapevoli e ai più giovani di crescere e di maturare per poi compiere le proprie scelte senza il fardello di un trattamento medico sperimentale già intrapreso.