La nuova strategia per l'uguaglianza LGBTIQ+ della Commissione Europea

Scegli un genere, uno qualsiasi: ecco la nuova strategia dell’UE

Traduciamo un articolo del 14 ottobre 2025 di Stella O’Malley (psicoterapeuta, autrice e direttrice di Genspect) pubblicato sul suo blog che analizza la nuova strategia per l’uguaglianza LGBTIQ+ della Commissione Europea.

L’articolo è stato anche ripreso sul Feminist Post.


Tuo figlio di cinque anni presto potrebbe avere il diritto legale di cambiare sesso. Avrai il diritto di opporti? Potrebbe diventare illegale. E se l’Irlanda (vale per tutti i Paesi europei, ndr) si rifiuta? Bruxelles minaccia sanzioni.

Non è distopia. È la nuova strategia per l’uguaglianza LGBTIQ+ della Commissione europea per il periodo 2026-2030, e ieri mi sono trovata con Niall Boylan per spiegare a tutti i genitori irlandesi perché dovrebbero allarmarsi. La reazione è stata travolgente.

👉 Ascolta l’episodio completo: “Scegli un genere, uno qualsiasi” (in inglese)

Cosa prevede esattamente questa strategia

La nuova strategia dell’UE elimina tutte le soglie di età per il riconoscimento legale del genere. Nessun consenso dei genitori. Nessuna valutazione medica. Cercare un supporto terapeutico per capire cosa sta succedendo a tuo figlio di dieci anni che dichiara di voler essere del genere opposto potrebbe diventare illegale.

Hanno ridefinito la “terapia di conversione” – termine che negli anni ’50 si riferiva alle torture con scariche elettriche perpetuate su persone omosessuali – con l’obiettivo di criminalizzare i genitori di oggi che cercano aiuto per i loro figli confusi. L’indagine del ministro Roderic O’Gorman di fatto non ha trovato alcuna evidenza di attuazione di una vera e propria terapia di conversione in tutta l’Irlanda. Solo tre casi di estremisti religiosi. Tutto qui. Eppure Bruxelles vuole rendere illegale l’esplorazione terapeutica.

In che modo può imporsi Bruxelles

Ho spiegato a Niall come funziona concretamente la macchina dell’UE. Non iniziano mai dalla legislazione, perché susciterebbero una resistenza. Prima compare la “strategia”, un documento noioso che nessuno legge. Poi viene associata a un finanziamento.

Le scuole necessitano dei fondi UE? Dovranno includere nell’insegnamento l’identità di genere. I sistemi sanitari necessitano di sovvenzioni? Dovranno fornire assistenza “affermativa”. Passo dopo passo, la strategia diventa parte integrante della formazione degli insegnanti, dei protocolli medici, dei servizi sociali. Qualche anno dopo diventa legge e i genitori si chiedono come sia potuto succedere.

Questo copione non è segreto. Il rapporto Dentons raccomandava esplicitamente agli attivisti: “collegate la vostra campagna a riforme più popolari” e “evitate un’eccessiva copertura mediatica”. Agire in silenzio. Farla avanzare nei meandri della burocrazia.

Ecco spiegato perché RTÉ (emittente radiotelevisiva di Stato della Repubblica d’Irlanda, ndr) non ne parla.

Chi c’è dietro a queste politiche

Athena Forum lo ha denunciato nel suo devastante brief su questa politica: la strategia è stata “adottata senza scrutinio democratico” e scritta da gruppi di pressione transattivisti finanziati dalla stessa Commissione.

Nessuna valutazione d’impatto sui bambini. Nulla sui diritti delle donne. Nel frattempo, LGB International – che rappresenta le organizzazioni lesbiche e gay di 18 paesi – non riesce nemmeno a ottenere un incontro. La loro reazione formale afferma chiaramente che l’omosessualità è basata sul sesso biologico, non sull’identità di genere.

La Commissione li ignora mentre i gruppi di pressione trans scrivono le politiche.

Bambini e ragazzi ne pagano il prezzo

I giovani più vulnerabili sono colpiti in modo sproporzionatoGli studi dimostrano che l’11% dei bambini e ragazzi che si presentano alle cliniche di genere ha l’autismo, cinque volte il tasso della popolazione generale. Alcune cliniche riportano una percentuale compresa tra il 35 e il 70%.

Il riconoscimento legale del genere dà inizio a una cascata di interventi medici. La transizione sociale porta ai bloccanti della pubertà, che a loro volta portano agli ormoni. Gli ormoni portano alla chirurgia.

Una cosa non vi verrà detta: il 98% dei minori a cui vengono prescritti i bloccanti della pubertà passa poi a prendere ormoni del sesso opposto. E invece senza intervento medico? L’80% risolve naturalmente il proprio disagio.

Io l’ho vissuto. Dall’età di tre anni volevo disperatamente essere un maschio. Il disagio era reale e durò anni. Cosa lo risolse? Lo sviluppo naturale attraverso la pubertà, lo stesso processo che queste politiche impedirebbero.

Con questa strategia, sarei stata legalmente riconosciuta come maschio e avrei assunto bloccanti all’età di undici anni. Non avrei mai sperimentato lo sviluppo che mi ha aiutato a capire chi ero realmente.

Attraverso il programma Beyond Trans di Genspect, ora coordino gruppi di sostegno per quasi 500 persone che affrontano il rimpianto della transizione. Si trovano ad affrontare cambiamenti irreversibili: voci alterate, fertilità compromessa, esiti chirurgici che non possono essere annullati. Erano solo ragazzini quando queste decisioni sono state prese.

La Cass Review ha portato il Regno Unito a vietare i bloccanti della pubertà. Svezia, Finlandia, Norvegia: tutte nazioni che stanno facendo marcia indietro. Invece Bruxelles? Avanti a tutta velocità.

L’Irlanda ha già respinto questa proposta


Il popolo irlandese si è reso conto di questa ideologia. Nel referendum del 2024, abbiamo registrato una delle più grandi sconfitte nella storia dei referendum. Il 67,7% ha votato NO alla ridefinizione della famiglia. Il 73,9% ha votato NO alla rimozione del sesso biologico dalla nostra Costituzione.Il popolo ha capito ciò che i politici non volevano ammettere: la biologia è importante e i minori hanno bisogno di protezione.

Ora Bruxelles intende ignorare la nostra decisione democratica. Qualsiasi Stato membro che non si conformi rischia di perdere i finanziamenti. Usando le tasse che paghiamo per imporre questa ideologia ai nostri figli.

Questo è il momento di agire

Anche se si tratta ancora di “soft law”, è un momento cruciale. Una volta che la strategia sarà entrata in vigore, sarà quasi impossibile tornare indietro.

  • Contatta immediatamente la scuola di tuo figlio. Scrivi: “Non acconsento che a mio figlio venga insegnata la teoria dell’identità di genere o che il sesso biologico possa essere cambiato”. Chiedi ad altri genitori di inviare lo stesso messaggio. Le scuole rispondono ai numeri.
  • Scrivi ai tuoi rappresentanti parlamentari locali questa settimana. Dicono che nessuno è preoccupato. Dimostra che si sbagliano. Ricorda loro che l’Irlanda ha già votato NO.
  • Unisciti a Genspect Ireland. Migliaia di genitori irlandesi condividono le tue preoccupazioni, ma pensano di essere gli unici. Non è così.

La vergogna che provi a parlarne apertamente? È stata usata contro di te. Hanno fatto sembrare bigottismo il preoccuparsi di proteggere i bambini. Ma se bambini di cinque anni possono cambiare legalmente il loro genere e i loro genitori che non sono d’accordo rischiano di essere perseguiti, ogni silenzio è complicità.

La maggior parte delle persone sa istintivamente che tutto ciò è sbagliato. Serve solo il permesso di dirlo ad alta voce.

L’Irlanda ha detto NO all’ideologia di genere. Ora dobbiamo fare in modo che l’Europa ascolti il nostro NO prima di renderlo illegale.

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