Glossario Gender Parte 5: “eterosessuale”, “gay”, “lesbica”
Su richiesta di alcuni lettori, inauguriamo una rubrica nella quale esploreremo le definizioni del linguaggio LGBT+, per capire come vengono usate e a chi vengono attribuite queste etichette in chiave gender, ma anche per approfondire se siano effettivamente un punto di partenza scientifico e condiviso per poter parlare delle identità sessuali.
Definizioni di “eterosessuale”, “gay” e “lesbica” fornite dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia
ETEROSESSUALE – Termine con cui ci si riferisce a una persona che prova attrazione sessuale e affettiva prevalentemente o esclusivamente nei confronti di persone del sesso/genere opposto.
GAY – Persona di genere maschile che prova attrazione sessuale e affettiva prevalentemente o esclusivamente per un’altra persona di genere maschile.
LESBICA – Persona di genere femminile che prova attrazione sessuale e affettiva prevalentemente o esclusivamente per un’altra persona di genere femminile.
Fonte: Rainbow Map dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia
Punti di attenzione sulla definizione di “eterosessuale”, “gay” e “lesbica”
Secondo la definizione data, eterosessuale è chiunque sia attratto da persone del sesso/genere opposto. Dunque l’orientamento sessuale di una persona non è più determinato dal sesso biologico, bensì dall’identità di genere dell’altra persona. Di conseguenza una persona attratta da persone dello stesso sesso biologico che si identificano nel genere opposto (transgender) viene considerata eterosessuale.
Definire l’orientamento sessuale scollegandolo dal corpo sessuato è una delle ragioni per cui spesso in adolescenza i ragazzi e le ragazze con attrazione omosessuale e che hanno sviluppato omofobia interiorizzata (o che vivono un contesto sociale che stigmatizza l’omosessualità) decidono di voler fare una transizione di genere, così da vivere le proprie relazioni con persone dello stesso sesso come relazioni eterosessuali.
Per quanto riguarda le definizioni di gay e lesbica, il termine “sesso” scompare del tutto, sostituito dal concetto di “genere”.
Non conta dunque il sesso biologico della persona, ma è solo il genere in cui si identifica a determinare l’orientamento sessuale proprio e della persona che da lei è attratta.
Secondo questa logica, un uomo attratto da una donna biologica che si identifica come uomo trans è gay; viceversa, una donna attratta da un uomo biologico che si identifica come donna è lesbica.