Florida: denunciate le associazioni che hanno promosso gli interventi trans sui minori
Il 9 dicembre un articolo del Daily Wire ha riportato la notizia che la Florida ha intrapreso azioni legali nei confronti di organizzazioni mediche che hanno promosso procedure per la transizione di genere cui minori.
L’azione legale coinvolge tre importanti organizzazioni statunitensi: la World Professional Association for Transgender Health (WPATH), l’Endocrine Society e l’American Academy of Pediatrics. L’accusa a questi soggetti è quella di aver promosso procedure mediche irreversibili per minori con disforia di genere, presentandole come sicure, efficaci e supportate da solide basi scientifiche, pur sapendo internamente di correre rischi perché le prove a supporto sono deboli e incerte.
Secondo James Uthmeier, procuratore generale della Florida, si tratta di un comportamento gravemente lesivo nei confronti di bambini che soffrono e dei loro genitori, che sfrutta le paure e il dolore delle famiglie per orientarle verso interventi medici invasivi come mastectomie e castrazioni, spesso presentati come necessari per prevenire il suicidio dei minori, una narrativa che egli definisce pericolosa, ingannevole e illegale.
L’azione legale presentata presso la 19th Judicial Circuit Court, nella contea di Saint Lucie, accusa le organizzazioni di aver violato il Florida Deceptive and Unfair Trade Practices Act e messo in atto pratiche non dissimili dal racket, diffondendo consapevolmente informazioni false o fuorvianti sulla reversibilità e sull’efficacia delle procedure pediatriche di transizione.
Il documento di settantacinque pagine allegato alla denuncia descrive la storia di questi interventi e ricostruisce il ruolo avuto dalle tre organizzazioni nella creazione di linee guida che raccomandavano l’uso di bloccanti della pubertà, ormoni cross sex e mastectomie doppie per adolescenti che si identificano nel genere opposto. Queste linee guida sarebbero state prodotte al fine di convincere pazienti, genitori, assicurazioni, regolatori e perfino tribunali dell’efficacia e del beneficio di tali interventi, nonostante una presunta mancanza di prove scientifiche.
Uthmeier chiede alla corte di sancire come pratica commerciale scorretta la promozione di questi trattamenti per la transizione, imponendo una sanzione di un milione di dollari per ognuna delle tre organizzazioni coinvolte e proibendo loro di veicolare queste procedure come sicure e reversibili.
Un’ulteriore sanzione potrebbe essere applicata per ogni affermazione falsa sulla sicurezza dei trattamenti presente sui canali delle associazioni. L’accusa sottolinea come le comunicazioni diffuse dalle organizzazioni siano state coordinate e ripetute nel tempo, con lo scopo di legittimare e promuovere gli interventi medici di transizione in età pediatrica, influenzando migliaia di famiglie che hanno preso decisioni sulla base di informazioni non corrette.
Diverse associazioni, tra cui American Parents Coalition, Consumers’ Research e Do No Harm, hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa legale della Florida. Tra le posizioni riportate, emerge quella del direttore medico di Do No Harm, Kurt Miceli, che definisce la condotta di WPATH e di altre organizzazioni come uno dei più gravi scandali medici della storia recente.
Miceli afferma che questi gruppi avrebbero nascosto i rischi, minimizzato gli effetti collaterali potenzialmente irreversibili e presentato studi scientifici di qualità insufficiente come prove solide a favore di interventi che possono modificare permanentemente lo sviluppo fisico dei minori, producendo così danni significativi e irreparabili.
Al centro del racconto emergono le vulnerabilità dei minori coinvolti, il peso delle paure dei genitori, la complessità del dibattito scientifico e la crescente polarizzazione sociale intorno alle cure per la disforia di genere in età pediatrica, mentre la Florida tenta di ridefinire i confini della responsabilità professionale in questo delicatissimo ambito sanitario.