I genitori all’OMS: attenzione ai giovani dai 18 ai 24 anni

In seguito alla recente pubblicazione da parte dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità del gruppo di esperti incaricato di redigere le nuove linee guida per la salute transgender, il 7 gennaio 2024 abbiamo sottoscritto una lettera indirizzata ai rappresentanti dell’OMS per esprimere le nostre preoccupazioni e condividere le nostre esperienze con i nostri figli.

In data 1 febbraio abbiamo inviato all’OMS un addendum alla prima lettera, che riportiamo tradotto e che è disponibile per la lettura in lingua originale qui.


RE: OMS – LINEA GUIDA SULLA SALUTE DELLE PERSONE TRANS E DIVERSE DI GENERE

Addendum alla presentazione del 7 gennaio

1 febbraio 2024

Cari rappresentanti dell’OMS,
in continuità con la nostra presentazione del 7 gennaio, noi, un’alleanza internazionale di organizzazioni di genitori, rimaniamo impegnati a sostenere un’assistenza sanitaria sicura, compassionevole, etica e basata sull’evidenza per i bambini, gli adolescenti e i giovani adulti con disforia di genere. Il nostro documento riflette le preoccupazioni collettive di migliaia di famiglie a livello globale, affrontando le questioni relative alla “Cure per l’Affermazione di Genere” (GAC).

Con questo addendum, desideriamo portare ulteriore attenzione alla coorte vulnerabile dei giovani tra i 18 e i 24 anni, e anche sottolineare il bias ideologico che si cela nella composizione del gruppo di sviluppo delle linee guida, come riportato dalla stampa1 dal 7 gennaio.

Nel primo periodo della consultazione sulle linee guida, molte associazioni di professionisti medici, attivisti LGBT, femministe – tra cui il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze – e altri stakeholder hanno contattato l’OMS in lettere aperte e attraverso i media, facendo eco alle nostre preoccupazioni riguardo alla composizione distorta del gruppo di sviluppo delle linee guida, al linguaggio ideologico dell’annuncio stesso, al processo frettoloso e al periodo di presentazione dei commenti pubblici, una finestra troppo breve e a cavallo delle vacanze invernali.

Il 15 gennaio l’OMS ha modificato l’annuncio originale.

Apprezziamo che l’OMS abbia preso in considerazione alcune delle preoccupazioni e critiche sollevate da diverse organizzazioni internazionali, come la nostra, e che abbia ampliato il periodo di presentazione dei commenti pubblici. Appoggiamo la decisione dell’OMS di aprire il GDG ad altre voci e desideriamo insistere ancora una volta sull’importanza di includere scienziati e professionisti che mettono in discussione e criticano il modello di cura affermativo (“transizione sociale, ormonale e chirurgica”) e sostengono altri modelli di cura per i giovani adulti e gli adulti “disforici di genere” e “confusi di genere”, come il supporto psicosociale.

Accogliamo con particolare favore l’annuncio dell’OMS del 15 gennaio (nelle FAQ) che “l’ambito di applicazione [della linea guida] riguarderà solo gli adulti e non affronterà i bisogni dei bambini e degli adolescenti, perché, in base a una revisione, le prove di efficacia per i bambini e gli adolescenti sono limitate e variabili per quanto riguarda gli esiti a lungo termine delle cure per l’affermazione del genere per i bambini e gli adolescenti”.

Il nostro documento originale si concentrava sui bambini e gli adolescenti, proprio perché, come si legge nelle vostre FAQ, “a livello di revisione, le prove di efficacia sono limitate e variabili”. Questo è stato dimostrato dalle revisioni sistematiche delle prove condotte in Svezia, Regno Unito e Florida. Tuttavia, in qualità di genitori di giovani adulti che hanno espresso il desiderio di appartenere al sesso opposto o di esprimere una “identità di genere diversa”, desideriamo richiamare l’attenzione su fatti importanti riguardanti questo particolare gruppo. Sebbene la minoranza dei nostri figli/parenti ha dichiarato la propria “diversa identità di genere” dopo i 18 anni, la maggior parte si è sottoposta a trattamenti ormonali e interventi chirurgici di “affermazione di genere” dopo il 18° compleanno.

  • Gli studi dimostrano che i giovani adulti (18-24) sono il gruppo principale che oggi esprime un’identità “transgender” o “gender diverse”. Una ricerca PEW del giugno 2022 rileva che:

    “Gli adulti sotto i 30 anni hanno più probabilità degli adulti più grandi di essere trans o non binari. Circa il 5,1% degli adulti di età inferiore ai 30 anni sono trans o non binari, di cui il 2,0% è uomo o donna trans e il 3,0% non binario […] La percentuale di adulti statunitensi transgender è particolarmente alta tra gli adulti di età inferiore ai 25 anni. In questa fascia d’età, il 3,1% è trans uomo o donna, rispetto ad appena lo 0,5% di chi ha tra i 25 e i 29 anni”.2 (sottolineatura nostra).

    Questa ricerca è confermata da uno studio del William Institute3 del giugno 2022, secondo cui il 43% di tutte le persone trans identificate negli Stati Uniti ha meno di 25 anni. L’anno scorso, Ipsos ha condotto un sondaggio a livello mondiale da cui è emerso che:

    “Alla domanda sulla propria identità di genere, in media l’1% a livello globale si descrive come transgender, l’1% come non binario, non conforme al genere o fluido, e l’1% non si descrive come
    nessuno dei due, ma diverso da maschio o femmina. Ci sono importanti differenze tra adulti più giovani e adulti più grandi nella propensione a definirsi in uno di questi modi. È il caso del 6% dei Gen Z e del 3% dei Millennials, rispetto all’1% dei GenX e dei Boomers.
    E il divario è in crescita: +2 punti percentuali dal 2021 sia tra i Gen Z che tra i Millennial, rispetto a +1 punto o meno tra i Gen X e i Boomers”4. (sottolineatura nostra)

    Questo aumento vertiginoso è recente5, e rafforza l’ipotesi di un contagio sociale.
  • Nei Paesi in cui è legalmente possibile cambiare il proprio sesso sui documenti ufficiali, ovvero il Self ID o “riconoscimento legale dell’identità di genere autodeterminata”, i minori di 25 anni che si identificano come trans costituiscono la maggioranza delle richieste. In Svizzera, ad esempio, il Self ID è entrato in vigore il 1° gennaio 2022. In quell’anno, il 53% delle persone che si sono avvalse di questa possibilità aveva un’età compresa tra i 15 e i 24 anni6, con una maggioranza tra i 20 e i 24 anni7.
  • I giovani adulti (18-24 anni) oggi sono anche la principale coorte che si rivolge a professionisti della salute di genere e che si sottopone a trattamenti ormonali e interventi chirurgici GAC – per lo più “doppie mastectomie GAC” (si vedano le appendici originali del 7 gennaio + le appendici aggiuntive), confermando così la natura iatrogena della transizione sociale/legale, come sottolineato nel rapporto intermedio della Cass Review8.
  • È importante notare che l’aumento dei detransitioner (persone che si pentono del trattamento medico di affermazione del genere) e dei desister (persone che smettono di identificarsi come trans o gender diverse) nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni solleva preoccupazioni sugli esiti a lungo termine e sui potenziali rischi associati alla GAC. Come dimostrato dalle numerose testimonianze su https://www.reddit.com/r/detrans, su https://post- trans.com, su https://www.piqueresproject.com, in documentari recenti (The Trans Train, The Lost Boys: searching for Manhood, Dysphoric: Fleeing womanhood like a house on fire), in numerose interviste online (Rebelles du Genre (Francia), The Boyce of reason), nelle tante testimonianze rilasciate a diversi organi del governo statunitense negli ultimi anni, nonché in quelle riportate dalla stampa internazionale (vedi appendici). Un’approfondita inchiesta della Reuters del dicembre 2022 ha indicato che, sebbene non si conosca con precisione la reale percentuale dei detransitioners, ben lontana dal dato dell'”1%” spesso riportato dai sostenitori del Modello Affermativo di Cura, alcuni dati statunitensi suggeriscono che il tasso delle detransizioni mediche abbia raggiunto il ~30%9.
  • La maturazione all’età di 25 anni10 della corteccia pre-frontale, che aiuta a guidare il processo decisionale, insieme all’aumento documentato dei disturbi mentali tra gli adolescenti e i giovani adulti11, soprattutto tra i giovani “gender diverse12, 13, 14, sottolinea la vulnerabilità di questa specifica coorte.

Data la specificità della coorte 18-24, che ha maggiori probabilità di identificarsi come trans o “gender diverse”, di ricorrere all’auto-ID legale, di sottoporsi a GAC ormonale o chirurgica, di essere maggiormente presente nella crescente coorte di detransitioner, con una corteccia pre-frontale ancora in via di sviluppo, e dal momento che i disturbi mentali sono in aumento in questa popolazione e che i giovani trans e gender diverse soffrono in particolare di varie comorbilità, è essenziale che l’OMS continui a differenziare i giovani adulti tra i 18 e i 24 anni dagli adulti sopra i 25 anni. Infatti, se nella maggior parte dei Paesi l’età adulta inizia a 18 anni, l’OMS già raggruppa giudiziosamente i giovani adulti al di sotto dei 25 anni nella categoria “giovani adulti” quando tratta i pericoli per la salute15.

Infine, le evidenze relative agli esiti a lungo termine della GAC per i giovani adulti e gli adulti over 25 sono altrettanto limitate e variabili di quelle riferite a bambini e adolescenti. I dati sui benefici a lungo termine sono carenti e i tassi di complicanze degli interventi chirurgici sono allarmanti.

In effetti, come dichiarato nel nostro documento iniziale, il modello di cura per l’affermazione del genere (self-ID e “transizione” sociale, ormonale e chirurgica) è oggetto di un acceso dibattito tra i professionisti medici. Data la natura sperimentale del GAC, le conseguenze irreversibili dei trattamenti GAC sulla salute psicologica, fisica, sessuale e riproduttiva, riteniamo che non sia etico coinvolgere i giovani in un processo così controverso.

Occorre quindi valutare se la pratica medica trans-affermativa applicata ai giovani adulti sia compatibile con le linee guida medico-etiche fondamentali e con la protezione dovuta a questa popolazione particolarmente vulnerabile.

Per questi motivi, chiediamo l’esclusione della fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni dalle Linee Guida.

Sebbene la nostra proposta originaria fosse incentrata su bambini e adolescenti, chiediamo all’OMS di continuare a tenerla in considerazione, in quanto questo gruppo ha maggiori probabilità di iniziare la GAC tra i 18 e i 25 anni.

Inoltre, chiediamo con urgenza all’OMS di condurre revisioni sistematiche delle prove di efficacia della GAC ormonale e chirurgica per i giovani, così come per gli adulti. Aggiungiamo che una linea guida sul self-ID dovrebbe essere discussa a parte rispetto all’accesso alla GAC, e includere nel suo gruppo di esperti organizzazioni per i diritti delle donne, organizzazioni LGB, forze dell’ordine e specialisti della tutela.
L’assistenza sanitaria deve basarsi sulla scienza, non sull’ideologia.

Per questo sollecitiamo l’OMS ad affrontare la più ampia questione della cattura ideologica.

In effetti, l’intero processo che sta dietro le linee guida mette in luce una questione più seria che si annida in seno all’OMS.

  • L’annuncio originale dell’OMS era basato sul Modello Affermativo di Cura, senza alcun accenno all’acceso dibattito internazionale e alle controversie che circondano sia la GAC che il self-ID.
  • La composizione del GDG è stata apertamente e pesantemente orientata verso il Modello Affermativo di Cura, avendo invitato sia membri del WPATH che attivisti radicali. Questa selezione illustra una grave violazione di condotta da parte del Comitato direttivo delle linee guida dell’OMS.

Il Modello Affermativo di Cura promosso dall’OMS non è basato su evidenze scientifiche ed è un modello unico di cura basato sull’autodiagnosi del paziente.

Nella revisione del 2022 della linea guida sulla Self-care, l’OMS ha espresso nuove considerazioni chiave sulla GAC (capitolo 3.5.5):

  • I principi dell’uguaglianza di genere e dei diritti umani nella fornitura di ormoni di qualità che confermano il genere sono fondamentali per ampliare l’accesso a questo importante intervento e ridurre la discriminazione basata sull’identità di genere.
  • Le persone transgender e con differenze di genere vivono all’interno di sistemi sociali, legali, economici e politici che le pongono ad alto rischio di discriminazione, esclusione, povertà e violenza.
  • Urge fare ricerca a supporto della pratica basata sull’evidenza.

Pur concordando con l’ultima raccomandazione, temiamo che qualsiasi prova ammessa dal GDG debba essere conforme al Modello Affermativo di Cura, in quanto le raccomandazioni chiedono di ampliare l’accesso agli ormoni, prima ancora di aver effettuato una ricerca basata dalle evidenze, e si basano sul seguente argomento:

“L’assistenza olistica per le persone transgender e gender-diverse è fondamentale, ma troppo spesso non disponibile. I sistemi sanitari devono essere progettati per sostenere le persone a procurarsi gli interventi che desiderano per affermare la loro identità di genere” (Linea guida sul Self-Care, OMS, 2022, p. 54).

Sebbene il Self-Care sia essenziale e debba essere generalmente incoraggiato, è molto discutibile e cinico classificare il Modello Affermativo di Cura come Self-Care. L’accesso agli ormoni e alla chirurgia sulla base di un’autodiagnosi di identità trans o gender diverse non può in nessun modo definirsi Self-Care. Una tale raccomandazione va contro l’approccio olistico sostenuto nell’introduzione alla linea guida sul Self-Care:

“Questa linea guida si basa e sostiene un approccio rafforzato, globale e centrato sulle persone alla salute e al benessere, anche per quanto riguarda la SRHR. Questo approccio è sostenuto dai principi chiave dei diritti umani, dell’etica e dell’uguaglianza di genere. La centralità delle persone richiede l’adozione di un approccio olistico alla cura di ogni persona, che tenga conto delle circostanze, dei bisogni e dei desideri individuali lungo l’intero corso della vita, e che tenga conto dell’ambiente in cui vive“.

Quando si tratta di raccomandazioni sull’assistenza sanitaria per le persone che si identificano come “trans o gender diverse“, come mai l’OMS va contro i suoi stessi standard sull’etica, i diritti umani e l’uguaglianza di genere? Il Modello Affermativo di Cura, che insiste sull’autodiagnosi, sui trattamenti medici elettivi, compresi gli interventi chirurgici, e sull'”autodeterminazione legale dell’identità di genere”, è contrario a qualsiasi procedura medica standard e al giuramento di Ippocrate di “primum non nocere”.

Siamo certi che l’OMS sarà d’accordo con noi sul fatto che i giovani e gli adulti che esprimono disagio riguardo al proprio corpo e al proprio genere meritano di essere trattati con la stessa cura e secondo le stesse regole etiche di qualsiasi altro settore della medicina.

Chiediamo quindi all’OMS di

  • escludere i giovani sotto i 25 anni da qualsiasi futura “Linea guida sull’assistenza sanitaria ai trans e ai gender diverse”;
  • sostenere e condurre ricerche per la stesura di linee guida basate sull’evidenza;
  • escludere il Self-ID da qualsiasi linea guida medica;
  • rivedere, affrontare e gestire in modo approfondito la cattura ideologica che si cela dietro le politiche sanitarie “Trans e Gender Diverse” dell’OMS.

Vi ringraziamo per aver affrontato questo problema e per aver evitato ulteriori danni.


Appendici: Ulteriori statistiche internazionali sui 18-24 anni; Raccolta di articoli internazionali sui giovani detransitioner.


1 Daily Mail, January 9th, 2024REVEALED: HALF of the WHO’s transgender health committee members have NO medical background and the majority are activists https://www.dailymail.co.uk/health/article-12940493/HALF-WHOs-transgender- health-committee-members-NO-medical-background-majority-activists.html
Daily Mail, January 16th 2024, “Radical trans activist is quietly removed from new WHO transgender health panel – after calling for children to be rushed onto puberty blockers” https://www.dailymail.co.uk/health/article-12969191/Win-DM-com-World- Health-Organization-quietly-removes-transgender-extremist-panel-gender-dysphoria-story.html

2 Pew Research Center, June 7th 2022 – https://www.pewresearch.org/short-reads/2022/06/07/about-5-of-young-adults-in-the-u-s-say-their-gender-is-different-from-their-sex-assigned-at-birth/

3 Williams Institute, Jody L. Herman Andrew R. Flores Kathryn K. O’Neill “How many adults and youth identify as transgender in the USA”, June 2022 https://williamsinstitute.law.ucla.edu/wp-content/uploads/Trans-Pop-Update-Jun- 2022.pdf

4 Ipsos survey, June 1st 2023, https://www.ipsos.com/en/pride-month-2023-9-of-adults-identify-as-lgbt

New York Times, “Report Reveals Sharp Rise in Transgender Young People in the US”, June 10th 2022 –https://www.nytimes.com/2022/06/10/science/transgender-teenagers-national-survey.html

6 Swiss Federal Office of Statistics, press release, legal sex changes 2022, 20.03.2023, https://www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/statistiques/catalogues-banques-donnees.assetdetail.24325586.html

7 Swiss Federal Office of Statistics, graphs, legal sex changes 2022, 20.03.2023 https://www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/statistiques/catalogues-banques-donnees.assetdetail.25685788.html

The Cass review https://cass.independent-review.uk

9 A Reuters special report, part IV, why detransitioners are crucial to the science of gender care, December 22 2022 https://www.reuters.com/investigates/special-report/usa-transyouth-outcomes

10 https://www.scottishsentencingcouncil.org.uk/news-and-media/news/research-indicates-the-brain-does-not-fully-mature-until-you-are-at-least-25

11 https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/adolescent-mental-health

12 Kaltiala-Heino, R, Sumia, M, Työläjärvi, M, Lindberg, N. Two years of gender identity service for minors: overrepresentation of natal girls with severe problems in adolescent development. Child Adolesc Psychiatry Ment Health 2015; 9(1): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25873995

13 Holt, V, Skagerberg, E, Dunsford, M. Young people with features of gender dysphoria: demographics and associated difficulties. Clin Child Psychol Psychiatry 2016; 21: 108–18. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25431051

14 van der Miesen, AIR, de Vries, ALC, Steensma, TD, Hartman, CA. Autistic symptoms in children and adolescents with gender dysphoria. J Autism Dev Disord 2018; 48: 1537–48 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29189919

15 Risques pour la santé des jeunes, rapport du secrétariat, 28 avril 2011, OMS https://apps.who.int/gb/ebwha/pdf_files/WHA64/A64_25-fr.pdf

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