lettera di Federico agli endocrinologi

“Gentili dott. dell’Endocrinologia”, la lettera di un detransitioner

Pubblichiamo una lettera scritta da Federico, un ragazzo italiano pentito della transizione MtoF fatta in giovanissima età. Aveva raccontato la sua drammatica storia qui e ci aveva autorizzato a pubblicarla. Ora ci chiede di diffondere questa lettera destinata ai professionisti medici responsabili della prescrizione delle cure ormonali per la transizione di genere, che promuovono presso i loro giovani pazienti come sicure e a volte perfino reversibili.


Gentili dott. dell’Endocrinologia,

Ci tenevo ad informarvi che nonostante probabilmente il pensiero di me non vi sfiori mai per la mente, sappiate invece che io vi penso ogni singolo giorno per i danni irreversibili che sono stati provocati.

Uno dei rimpianti più grandi, fra gli altri, è la perdita totale della fertilità e rimprovero ALTAMENTE la superficialità con la quale trattate questo tema di estrema importanza.

Mi è stata proposta la conservazione dei gameti dopo ormai anni di terapia ormonale invece che prima di cominciare il tutto, il che presenta già il 99% d’impossibilità che la persona in questione interrompa la terapia, presa dai progressi visti e dalla disforia, ed è normale che a vent’anni dica di non importarsene dei figli.

Come in tutte le cose, la strategia d’adottare sarebbe quella di far capire ai giovani, che non hanno il cervello pienamente sviluppato o gli strumenti per capire gli impatti a lungo termine, che le loro visioni e idee sulla vita hanno GRANDE e non trascurabile potenziale di cambiamento.

Non so se dietro tutta questa “non-disclosure” d’informazione sulla preservazione della fertilità ci siano intenzioni non esattamente genuine, idee per la famiglia “tradizionale” o quale altro motivo, ma è un diritto che a una persona non andrebbe MAI tolto, e l’informazione andrebbe fatta in via preventiva. La mia unica speranza al momento risiede nella tecnologia dell’in-vitro gametogenesis (IVG) che Dio solo sa se sarà mai disponibile con tutte le questioni etiche e di sicurezza che comporta.

È solo per il dolore che sto attraversando e il voler attraversare questa sofferenza dentro di me se non ho accettato di espormi nelle numerose interviste che mi sono state proposte.

Cordiali saluti.

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