Glossario Gender Parte 1: “cisgender” e “transgender”
Su richiesta di alcuni lettori, inauguriamo una rubrica nella quale esploreremo le definizioni del linguaggio LGBT+, per capire come vengono usate e a chi vengono attribuite queste etichette in chiave gender, ma anche per approfondire se siano effettivamente un punto di partenza scientifico e condiviso per poter parlare delle identità sessuali.
Definizioni di “cisgender” e “transgender” fornite dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia
CISGENDER – Spesso abbreviato in “cis”, il termine descrive quelle persone nelle quali il sesso assegnato alla nascita (sesso biologico) e l’identità di genere coincidono; ad esempio, un individuo a cui è stato assegnato il sesso maschile alla nascita e si identifica come uomo. Questo termine può essere considerato il contrario del temine transgender.
TRANSGENDER – un termine ombrello che comprende tutte quelle persone la cui identità di genere e/o la sua espressione di genere differisce dalle aspettative culturali normalmente assegnate al loro sesso di nascita. È bene ricordare come l’identità di genere e l’espressione di genere non siano necessariamente correlate con l’orientamento sessuale: una persona transgender può identificarsi come eterosessuale, omosessuale, bisessuale, ecc.
Fonte: Rainbow Map dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia
Punti di attenzione sulle definizioni di “cisgender” e “transgender“
Il termine “cisgender”, così come il suo contrario “transgender”, presuppone l’esistenza in ognuno di noi di una identità di genere innata e sessuata, che può coincidere o non coincidere con il nostro sesso biologico: si tratta di un concetto, o una credenza, che non ha alcuna base scientifica a sostegno.
Inoltre, la terminologia “sesso assegnato alla nascita” lascia volutamente intendere che il riconoscimento alla nascita del sesso biologico (determinato a partire dal concepimento e nel 99% e oltre dei casi riconoscibile con esattezza alla nascita) sia un’operazione aleatoria e provvisoria, che potrà essere confermata solo successivamente dalla persona in base alla propria percezione di sé. In realtà la scienza ci dice che il sesso biologico è determinato a livello genetico, con i geni che determinano la differenziazione uomo/donna in ogni cellula. È vero altresì che in alcuni rari casi si verificano delle variazioni dello sviluppo sessuale che possono rendere più complessa l’identificazione del sesso biologico, che è comunque sempre possibile.
Un altro aspetto problematico è rappresentato dalla definizione di “transgender“, che addirittura include nell’“ombrello transgender” tutte le persone che differiscono “dalle aspettative culturali normalmente assegnate al loro sesso di nascita”, non solo quindi sulla base del già visto concetto di identità di genere, ma addirittura in virtù dell’espressione di genere.
In pratica, secondo questa definizione di transgender, potrebbero considerarsi transgender tutte le persone che non si adeguano agli stereotipi culturali di genere.