DICHIARAZIONE: LA WPATH SI È SCREDITATA

Riportiamo in Italiano e sottoscriviamo come GenerAzioneD l’iniziativa Beyond WPATH (oltre il WPATH). Vi invitiamo a firmare qui la seguente dichiarazione.


Negli ultimi anni, da quando il modello affermativo ha prevalso nell’assistenza sanitaria ai giovani con disagio di genere, si sono formati vari gruppi professionali per sostenere approcci alternativi, basati sull’evidenza. Sebbene questi gruppi e i loro membri si sostengano a vicenda e abbiano occasionalmente collaborato, nel complesso hanno operato in modo indipendente. Con l’uscita degli ultimi standard di cura del WPATH, gravemente viziati, ci siamo riuniti per lanciare l’allarme, invitando tutti i professionisti della salute medica e mentale interessati, i sostenitori dei diritti sessuali, i membri dei gruppi di sostegno ai genitori e le persone interessate di tutto il mondo a firmare. Un singolo messaggio unificato ha più peso di tante voci distinte, per questo ora ci riuniamo per affermare che:


LA WPATH SI È SCREDITATA

Con la recente pubblicazione dei suoi Standard di cura, 8ª edizione, l’Associazione professionale mondiale per la salute dei transgender (WPATH) ha scardinato la sua posizione di autorità preminente in materia di assistenza sanitaria per i giovani con problemi di genere. L’aver trascurato le questioni relative alla tutela dei bambini, l’aver aderito a visioni ideologiche non supportate da evidenze, l’aver escluso le questioni etiche e l’aver distorto la scienza di base, rendono i suoi standard una guida assolutamente inaffidabile.

In particolare, riteniamo che lo status di autorevolezza degli Standard di cura della WPATH sia irrimediabilmente minato dai seguenti errori e mancanze etiche:

  • Gli Standard promuovono specificamente il modello di cura affermativo, continuando a sostenere trattamenti medici (farmaci e chirurgia) su larga scala per i giovani trans-identificati, nonostante il crescente scetticismo scientifico che ha portato Svezia, Finlandia, Francia e Regno Unito a ritirarsi da questo approccio.
  • Il WPATH sostiene la medicalizzazione precoce come fondamentale, mentre questi altri Paesi ora promuovono il supporto psicosociale come prima linea di trattamento, ritardando farmaci e chirurgia fino al raggiungimento della maggiore età in tutti i casi, tranne in rare eccezioni.
  • In una correzione rilasciata poco dopo la sua pubblicazione, sono stati rimossi quasi tutti i limiti di età inferiori per gli interventi medici e chirurgici suggeriti – un’abdicazione alla responsabilità per le norme fondamentali di tutela dei bambini.
  • Un capitolo sull’etica, che era apparso nelle bozze precedenti, è stato eliminato nella versione finale – un’ulteriore abdicazione alla responsabilità etica.
  • L'”Eunuco” è stato incluso come nuova identità di genere (non necessariamente una condizione fisica) senza alcuna prova tangibile della sua esistenza; un link all’interno degli Standard rimanda a un sito esterno che incorpora grafiche e storie di fantasia sessuale che ritraggono la castrazione di adolescenti maschi.
  • La definizione data di “detransizione” ne distorce radicalmente il concetto, invalida l’esperienza traumatica dei molti che si sentono danneggiati da interventi medici legati al genere e che successivamente tornano a vivere nel loro sesso biologico, e non offre alcuna indicazione per sostenere le persone che stanno affrontando il lutto e il dolore della detransizione.
  • Pur essendo presentati come basati sull’evidenza, gli Standard di cura non riconoscono che le revisioni sistematiche indipendenti hanno stabilito che le prove di efficacia dei trattamenti per l’affermazione del genere nei giovani sono di qualità molto bassa e sono caratterizzate da fattori confondenti ed errori, il che rende qualsiasi conclusione incerta.

Le organizzazioni, i medici, i ricercatori, i professionisti della salute mentale e gli altri firmatari di questa dichiarazione sono uniti nel sostenere alternative agli standard di cura profondamente errati della WPATH. Ci allineiamo con le più aggiornate linee guida basate sulla scienza di quei Paesi che hanno già valutato e respinto l’approccio affermativo. Riteniamo che gli operatori sanitari che si occupano dei bisogni dei giovani con dubbi sul genere possano onorare e rispettare i loro diritti senza sottoscrivere un documento ideologico viziato da carenze etiche ed errori fattuali.

In risposta al drammatico aumento del numero di giovani che si interrogano sul proprio genere, si è disponibile una vasta scelta di orientamenti alternativi, che incarnano una competenza professionale etica, che riduce al minimo il rischio di danni iatrogeni e che rispetta i limiti dell’attuale base di prove scientifiche a disposizione. 

Sottoscriviamo questa Dichiarazione per manifestare le nostre gravi preoccupazioni riguardo agli Standard di cura del WPATH, e per incoraggiare i genitori, le scuole, gli psicoterapeuti e gli altri operatori sanitari a utilizzare la moltitudine di risorse alternative che si possono trovare online e nei materiali stampati che sono ormai ampiamente disponibili.

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